Testo e foto di Giulia Macrì
Se siete viaggiatori curiosi, visitatori attenti, buongustai erranti, che del turismo enogastronomico fanno culto e cultura, c’è un altro indirizzo da segnare e non mancare, in Terra di Puglia: il Ruz, raffinato bistrot contemporaneo che propone una ristorazione di alta qualità a filiera corta, nel centro storico di Polignano a Mare. E dato che ci siete, fate anche un salto dal suo dirimpettaio, il bar storico Peppino, dove la parlata è vernacolare e batte il cuore vero dei polignanesi doc… tra giri di aperitivo, caffè sospesi e letture di versi dei poeti locali
Puglia, Polignano a Mare: nel cuore del vecchio borgo marinaro arroccato su una delle scogliere più spettacolari e famose d’Italia, Via Roma è oggi la “passeggiata” per eccellenza per lo shopping e i locali mangia e bevi d’ogni tipo, dal take-away alla ristorazione classica, ai wine-drink-bar, per frotte di turisti da tutto il mondo. Ma, tra tanta offerta a buon mercato (si fa per dire) non mancano delle autentiche chicche di rara e genuina qualità. Ruz – Cucina Confidenziale, è una di queste, attualmente di certo la più significativa. Caratteristico bistrot contemporaneo, si affaccia sulla centralissima promenade con qualche tavolino di accoglienza (se il bel tempo lo consente, anche in inverno) ma, appena ne varchi la soglia, ti accorgi di essere non solo in un localino molto cool (unico e originale nell’arredo moderno ed essenziale, accogliente, d’atmosfera, tipico e di tendenza quanto basta), ma soprattutto in un vero e proprio tempio del gusto. Un luogo di sapori (e sentori!) autentici del territorio e – come recita il nome stesso – di “cucina confidenziale”, che propone selezioni di prodotti artigianali locali e regionali (con qualche pregiata eccezione extraterritoriale) di straordinaria eccellenza. Da degustare in purezza, su taglieri pregiati insieme ad assaggini gustosi (conserve e sott’oli casalinghi, polpette di pane, e via così), oppure cucinati “come tradizione comanda”, con grande rispetto per la materia prima, ma anche con un pizzico di garbata fantasia capace di dare più di un twist d’attualità ai piatti tipici. Una formula di ristorazione distintiva, che fin dall’inizio – l’apertura risale al 2021, ad opera di Carmine “Mino” Teofilo e Luca Manzo – ha puntato su filiera corta ed eccezionale genuinità dei prodotti, ma anche su una carta sceltissima di piatti e di vini. Un criterio selettivo effettuato a monte, alla scoperta di masserie, caseifici, allevamenti, coltivazioni e piccole produzioni, della Terra di Bari, delle Murge e della Valle d’Itria, che continua a riservare gustosissime scoperte alla clientela del Ruz, compresi gli stranieri, che, a quanto pare, pur non trovando i must più banali della cucina italiana, apprezzano sapori che non sapevano neppure esistessero. E persino il palato avvezzo a innumerevoli e pregiatissime degustazioni della sottoscritta stupisce per la veracità di verdure, olive e ortaggi, paste fresche, formaggi di pascolo, salumi e carni ruspanti…
Apoteosi di sapori locali
Sarà come ti accolgono Mino e Luca, che dedicano tempo e attenzioni a ciascuno come fosse l’ospite d’onore, saranno i sentori squisiti delle infilate di formaggi e di affettati che già dal banco all’entrata ti annunciano un’apoteosi di sapori e ti promettono sensazioni paradisiache, fatto sta che un pasto consumato qui non si dimentica. Difatti è per questo che riporto quanto assaggiato nel corso della libera degustazione che ho avuto la fortunata occasione di consumare, facendo nomi e cognomi.
Al tagliere, scaglie e punte pregiate del cosiddetto “parmigiano pugliese”, il formaggio Gold Dicecca di Altamura, da latte podolico di vacche al pascolo stagionato 4 anni, un erborinato e un pecorino di 24 mesi dello stesso caseificio; un caciocavallo di vacche rosse di 5 anni e un altro pecorino del caseificio Pioggia di Martina Franca, accompagnati da una confettura di pomodori home made intensa e straordinaria, oltrechè da olive pasole fritte e le tipiche polpettine di pane locali. Nella selezione di salumi: bresaola, soppressata dolce, salsicce dolci e piccanti, pancetta tesa di Romanelli di Martina Franca (che prepara anche un filetto lardellato e un lardo decisamente speciali) e prosciutti di maiale nero del prosciuttificio Ciro Moreno di Faeto (Foggia) e di suino nero dei Nebrodi, del salumificio D’Agostino di Mirto (Messina). Classificati tra gli antipasti, ma meritevoli di attenzione e menzione speciale tra le proposte di cucina pure molto invitanti (polipetti in pignata; tartare di carne podolica alla mediterranea; purea di fave e cicoria selvatica, cipolla fritta, pane croccante, fichi secchi e olive pasole), la vellutata di zucca con tuorlo fritto, stracciatella e guanciale croccante, raffinata e gustosissima, e dei formidabili lampagioni fritti, serviti con mosto di fichi. Eccelse anche le orecchiette con un prelibato ragù di salsiccia, erbette dell’orto e caciocavallo, corpose, delicatamente saporite, gradevolmente aromatiche.
Va da sé che anche il resto dei piatti del giorno (4 primi, 4 secondi e 1 dessert, non di più) impiega, con risultati pregevolissimi, il meglio del territorio: ceci e legumi, funghi cardoncelli, patate (quelle di Polignano sono particolarmente pregiate), e, ovviamente tagli di carni e pesci locali, come il diaframma di manzo (fatto ad arrosticini alla griglia con salsa chimichurri alla pugliese), o i gamberi rossi dell’Adriatico e il pescato (di stagione) da frittura. Da segnalare la carta dei buns fatti in casa, farciti e serviti al piatto con gli stessi ingredienti di pregio della cucina e della dispensa. Invece della classica “ciliegina sulla torta” la nota veramente distintiva, il tocco di classe assoluto, è il caffè portato al tavolo con tanto di moka che versa in tazzina una miscela eccellente (con note di gianduja, pane tostato e nocciole), proveniente dalle migliori coltivazioni di terre lontane, ma torrefatta in grani, prodotta e confezionata a Gravina, nell’Alta Murgia.
Local insider
Se avete convenuto con noi che una degustazione al Ruz Cucina Confidenziale val bene un viaggio dedicato e vi siete organizzati (n.b.: Ruz è aperto durante le Feste per aperitivi, pranzi e cene, poi si concede un legittimo periodo di chiusura dal 6 gennaio al 28 febbraio e riapre il 1° marzo) dato che ci siete, fate anche un salto dal suo dirimpettaio di Via Roma, lo storico Bar Peppino: qui la parlata è vernacolare e batte il cuore vero dei polignanesi doc, che si ritrovano tra giri di aperitivo, caffè sospesi e letture di versi dei poeti locali. Eh sì, se siete fortunati potreste assistere a chiassose declamazioni in dialetto dei versi del poeta Nicola D’Aprile, o addirittura partecipare a uno dei mitici aperitivi, con Peppino che mesce birre o bollicine “a giro” e gli amici di sempre che portano a turno qualche prelibatezza locale di accompagnamento…compreso Luca Manzi, contitolare del Ruz, che non di rado si affaccia al bar offrendo al fortunato convivio le sue deliziose polpette di pane ancora calde: più “cucina confidenziale” di così non si può!
RUZ CUCINA CONFIDENZIALE
Via Roma, 75 – 70044 Polignano a Mare (Bari)
FB: https://www.facebook.com/ruz.cucinaconfidenziale/
IG: https://www.instagram.com/ruz.cucinaconfidenziale
BAR PEPPINO
Via Roma, 88 – 70044 Polignano a Mare (Bari)