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Un americano a Roma

a cura di Giulia Macrì
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cucina italiana

Con una cucina dedicata alla grande tradizione regionale dello Stivale, il Flora Restaurant è un angolo di italianità negli ambienti eleganti e freschi di restyling dell’insegna più americana dell’hôtellerie della Capitale: il Rome Marriot Grand Hotel Flora. Un’oasi cozy e raffinata nei frenetici ritmi metropolitani.   

Location, accoglienza e ristorazione celebrano la grande tradizione italiana per la gioia del milieu internazionale degli ospiti, che ricerca il fascino che l’ospitalità, gli arredi, l’atmosfera e i menù made in Italy sprigionano e trova piena soddisfazione anche nei più esclusivi e moderni standard qualitativi di servizi e amenities.  A riaccendere le luci della mondanità nella celeberrima Via Veneto è il palazzo blasonato che un tempo era la casina di caccia della famiglia Ludovisi – sorto a ridosso delle Mura Aureliane all’altezza di Porta Pinciana, storico ingresso di Via Veneto, appunto – e oggi trasformato in uno degli alberghi più eleganti e internazionali della Capitale – il Rome Marriot Grand Hotel Flora – con ristorante, piano bar e mixology di prim’ordine e uno dei più spettacolari roof-garden sulla città Eterna. Punto di riferimento per turismo e business d’alta fascia, l’hotel costituisce, infatti, una delle scelte più apprezzate dalla clientela americana per soggiorni di vacanza o d’affari nella Capitale, ma anche per il richiamo del Flora Restaurant e del suo menu all’italiana: proposte di stagione scelte fra i piatti più classici delle tradizioni regionali nostrane, interpretati con grande mestiere dallo chef Massimo Piccolo, napoletano doc che, maturata una pluriennale esperienza all’estero, tiene saldi il gusto e il senso del fare cucina “all’italiana”.  I suoi spaghettoni ai tre pomodori (piennolo, datterino e pachino) e la parmigiana alla partenopea (solo medaglioni di melanzane condite al sugo di pomodoro e provola affumicata) celebrano con suprema semplicità (e qualità) la tradizione e lo stile attuale del fine dining made in Italy, orientato alla valorizzazione delle materie prime proposte quasi in purezza. Eccellente, nel solco dell’esercizio di “integrità” degli ingredienti, anche il carpaccio di gamberi rossi di Porto Santo Spirito con salsa e scorzette di agrumi: un assolo di crostaceo, esaltato dalla delicata asprezza dolce e amara dell’arancia (in due consistenze) e ingentilito dal suo intenso profumo. Tanta concentrazione di sapori e aromi avvolgenti solo qui, in Italia, è possibile trovarla in un piatto…lo sanno bene i turisti stranieri, ma anche quelli italiani e i romani, che finalmente vedono riaccendersi le luci della strada della “dolce vita”, che negli ultimi anni si erano un po’ offuscate, e possono godere di un recupero magistrale e autentico della migliore cucina nazionale di tradizione. Completano l’ottima offerta ristorativa e ricreativa la mixology del bartender Alessio Mercuri, figlio d’arte e anch’egli forte di una eclettica esperienza in Italia e all’estero, che al piano bar del Flora ha dato la sua impronta speciale di alta  professionalità e squisita accoglienza; l’esperta gestione del banqueting manager Maurizio De Angelis e la sapiente guida del  General Manager dell’hotel Achille Di Carlo, improntate su una formula di lusso accessibile e ricercata confortevolezza.

ROME MARRIOT GRAND HOTEL FLORA

Via Vittorio Veneto, 191 – 00187 Roma

Tel.: +39 06 48 99 29

www.hotelfloraroma.com

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