Testo e foto di Giulia Macrì
Trekking “in to the wild”, tra archeologia e natura, sulla via degli Etruschi, alla scoperta di un territorio straordinario. Dalla Necropoli di Cerveteri alle Cascate di San Giuliano, 15 km nella selvaggia bellezza di boschi incantati, tra vestigia etrusche, distese di fiori multicolor e salti d’acqua spettacolari. All’insegna del turismo slow ed esperienziale che ci piace: di esplorazione, di conoscenza, di emozione.
Siamo nel Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, uno dei più bei gioielli laziali dell’Etruria meridionale, già dichiarato sito Unesco, per avventurarci – con la guida esperta e preziosa di Ogniquota (Associazione Eco-Escursionistica di guide professioniste, attiva nell’escursionismo specializzato ma anche nel lavoro pulizia, monitoraggio e mappatura dei percorsi ad opera di volontari, membro di FederTrek), lungo un percorso straordinario che, partendo dalla Necropoli della Banditaccia di Cerveteri s’inoltra fino alle Cascate di San Giuliano, in direzione di Bracciano. Un paradiso per il trekking, il ciclo-escursionismo, le esplorazioni naturalistiche, le visite archeologiche… Per non parlare dell’intero territorio circostante, che comprende numerosi comuni del Lazio (da Ladispoli fino a Montalto di Castro) ricchissimo anche di borghi, testimonianze storiche, tradizioni culturali, artigianali ed enogastronomiche, oggi promosse da Etruskey DMO, con progetti di valorizzazione e sviluppo di identità territoriale, per offrire una gamma sempre più articolata e organizzata di formule ed esperienze di turismo slow e sostenibile.
Il nostro archeo-trekking, un percorso ad anello di 15 km tra boschi incantati, vestigia etrusche, distese di fiori multicolor, ponticelli e salti d’acqua spettacolari, prende il via dal sito della splendida necropoli (all’ingresso della quale si trova un grande parcheggio gratuito e la biglietteria), che però merita una visita specifica per quanto è suggestivo, e prosegue lungo la cosiddetta Via degli Inferi, percorre il Sentiero delle Mura e giunge alla “Porta Coperta”, un accesso fortificato eretto in epoca etrusca con possenti mura di tufo. Tra campi di fiori selvatici si raggiunge il Fiume Vaccina per guadarlo al Fosso della Mola. Noi lo abbiamo costeggiato sull’altra sponda fino ad un nuovo guado e ci siamo inoltrati lungo il sentiero nel Bosco fino alla Cascata del Vaccinello, per poi tornare indietro e imboccare una sterrata lungo il torrente fino alle Cascate dell’Arenile, del Braccio di Mare e dell’Ospedaletto, che ha un salto di circa 15 metri. Infine, le Cascate del Moro, meglio conosciute come Cascate di Castel Giuliano. Sulla strada del rientro, due ponticelli, tra cui il famoso “ponte degli Austriaci” (cosiddetto perché costruito da prigionieri austriaci durante la Prima Guerra Mondiale). Classificato come percorso di difficoltà intermedia (E), si sviluppa in circa 15 km con 200 metri di dislivello e dura mediamente 6 ore, tra andata e ritorno; è comunque molto rilassante e privo di tratti ostici, a parte qualche sentiero roccioso in salita e in discesa. Necessarie, perciò, le scarpe da trekking e, soprattutto in questa stagione, una buona scorta d’acqua (almeno 1 litro e mezzo e magari una bustina di gel energetico); consigliati i bastoncini, abbigliamento a strati, una felpa leggera o un antivento, eventuale ricambio di maglia o calzini per i guadi. Il pranzo a sacco (o merenda che sia) non solo è d’obbligo, ma è un momento d’impagabile piacere, da godersi in mezzo alla natura: fatevelo preparare con prodotti locali, come abbiamo fatto noi, che ci siamo rifocillati con i panini alla porchetta di Arià – Osteria di Fuori Porta di Cerveteri… Avrete tutte le energie per rientrare, stanchi ma felici, e per progettare già il prossimo percorso alla scoperta di altri tesori del Lazio etrusco.
ETRUSKEY DMO
info@etruskey.it; www.etruskey.it
OGNIQUOTA – ASSOCIAZIONE ECO-ESCURSIONISTICA
NECROPOLI DELLA BANDITACCIA DI CERVETERI
Via della Necropoli, 43/45 – 00052 Cerveteri (RM) –
Tel. 06 99 40 001
ARIA’ OSTERIA DI FUORI PORTA