Testo e foto di Giulia Macrì
Tante sono state le biciclette che hanno partecipato all’ormai celebre Cicloturistica sullo spettacolare tracciato della ex ferrovia Spoleto-Norcia, divenuta uno dei simboli più forti dell’identità territoriale “verde” della città e del turismo lento (che fa il tutto esaurito)…Verde come la lussureggiante natura circostante, come i sapori genuini della cucina e delle tipicità locali. Verde come l’impegno civico nella mobilità pulita, nella sostenibilità ambientale e nella valorizzazione del proprio straordinario patrimonio artistico, storico e contemporaneo
Una città-gioiello, Spoleto, già preziosa a prima vista: che si arrivi in automobile, attraversando monti e valli verdeggianti, e la si veda stagliata con la sua Rocca sul Colle Sant’Elia affacciarsi sull’antico Ponte delle Torri, prodigiosamente edificato su un mirabolante precipizio, che la congiunge al Bosco Sacro di Monteluco. Oppure che si scenda dal treno, accolti, nella piazza antistante la stazione, dalla maestosa scultura contemporanea Teodelapio di Alexander Calder (unica opera monumentale dell’artista in Italia), posizionata sapientemente a incorniciare uno scorcio della città con il Castello e il Duomo, quadro vivente nell’opera d’arte, colpo d’occhio da cartolina. L’arte si respira ovunque e tutti i giorni (anche quando lo Spoleto Festival, già noto come il Festival dei Due Mondi, non è in corso) si può godere di un museo all’aria aperta con opere e installazioni moderne tra chiese, palazzi e monumenti antichi. Il verde domina tra le note cromatiche del paesaggio, declinato nelle innumerevoli nuance della natura circostante – boschi, vigneti, uliveti – e dei suoi prelibati prodotti tipici: a cominciare dall’olio di oliva (non per niente detto “oro verde”), passando per il buon Trebbiano Spoletino, vino fresco ma robusto (e longevo), ottenuto da un antico vitigno autoctono, che in origine cresceva avviluppandosi agli alberi; e continuando con il pregiato tartufo nero, che il fitto sottobosco di qui regala in autunno e in inverno, ma anche in edizione estiva (il cosiddetto scorzone). Green è, poi, il progetto “città senza auto” con cui Spoleto punta sulla mobilità pulita e la sostenibilità ambientale, creando opere urbane e nuove infrastrutture come le gallerie pedonali che conducono dal parcheggio all’ingresso della città fino alla sua sommità, sotto la Rocca, con pratici percorsi dotati di scale mobili, tapis roulant e ascensori.
La Cicloturistica arriva prima
E più verde che mai è la SpoletoNorcia in MTB, grande, festosa, spettacolare manifestazione di cicloturismo, nata dieci anni fa lungo il tracciato dei binari dismessi della storica ferrovia che collegava le due città della Valnerina, e cresciuta per numeri e organizzazione fino a diventare un evento nazionale di grandissimo richiamo per sportivi e appassionati. Già premiata con il Green Road Award nel 2014, la cicloturistica spoletina ha festeggiato questa sua decima edizione superando le migliori aspettative, con il tutto esaurito nelle strutture ricettive (ben attrezzate per turisti e sportivi con bici a carico) e oltre 2000 partecipanti, che hanno potuto scegliere tra mountain bike muscolari o e-bike e tra cinque percorsi amatoriali di differente grado di difficoltà, lunghezza e dislivello, che si snodano ben oltre il tracciato principale della ex ferrovia (Classic +, Hard, Easy Route, Classic, Family. Più quello della gara agonistica della categoria Elite, la cui SN Cup, quest’anno, è stata conquistata dal portoghese Thiago Ferreira e della russa Kristina Ilina, della DMT Racing Team, n.d.r.), e segnando il 2023 con altre novità, come l’apertura dei percorsi al podismo e un’edizione speciale per bici gravel (a giugno). Ma non ha perso lo spirito genuino delle sue origini, anzi: dal vulcanico fondatore e presidente – un infaticabile Luca Ministrini che pianifica, appronta e partecipa alla festa e ai talk in piazza (condotti dalla brillante Ludovica Casellati e Peppone Calabrese, con la partecipazione di ospiti d’eccezione come Osvaldo Bevilacqua, sportivi e imprenditori) accoglie i giornalisti, inaugura la gara – e si commuove, probabilmente per la decima volta da quando ha dato il primo via; ai collaboratori volontari (famiglia Ministrini compresa, con la triatleta e campionessa Azzurra in prima linea, a fare gli onori di casa!); alle istituzioni attivamente presenti (in particolare nella persona dell’Assessore Giovanni Angelini Paroli), fino agli sponsor fieramente partecipi di ogni iniziativa in programma. Ne è una testimonianza “militante” e particolarmente virtuosa la partnership tra la Pietro Coricelli S.p.A. (main sponsor della manifestazione) e l’ente promotore SSD La SpoletoNorcia, come ci ha spiegato Chiara Coricelli, CEO dell’azienda olearia e partecipante attiva dell’intera kermesse : “Il nostro sostegno ha l’obiettivo di valorizzare la regione Umbria, il territorio locale e i suoi prodotti; di diffondere una maggiore sensibilità ecologica, di divulgare la cultura di un’alimentazione sana e di uno stile di vita salutare”.
Mindfulness a pedali
È proprio questa esperienza totale, “immersiva” come si dice, che IFM ha avuto il privilegio di vivere in prima persona, aspettando si svolgesse l’evento della cicloturistica spoletina, insieme a un gruppo di giornalisti in press tour, e che può raccontare e calorosamente consigliare di fare, non solo in occasione di questo straordinario evento sportivo e popolare, ma durante tutto l’anno. Pedalare lungo la Vecchia Ferrovia Spoleto-Norcia, una delle ciclovie più belle d’Italia, sui suoi ponti e le sue lunghe gallerie, tra spettacolari montagne e valli solcate dal fiume Nera, antiche abbazie, eremi e borghi, è un’esperienza unica di connessione con l’ambiente, di risonanza con la natura, di benessere, di condivisione di bellezza, di gusto per il buon cibo e i prodotti genuini, che fa scoprire un territorio meraviglioso e il sapore vero della sua civiltà, passando dalle sensazioni e arrivando alle emozioni. Manutenzione ottima, corrette indicazioni dei tracciati, punti di ristoro e di assistenza, servizi di noleggio bici e di e-bike, rendono l’escursione possibile per tutti, oltre che confortevole e godibile.
A proposito di ristori
Dopo tre giorni di colazioni, spuntini, merende, aperitivi, pranzi e cene degustati intensamente, possiamo affermare che anche l’enogastronomia locale (a questo link un articolo dedicato) si attesta su standard qualitativi ottimi e decisamente abbondanti, forti di una cucina fondamentalmente tradizionale, perciò semplice e robusta, ma mai greve, perché rivisitata con preparazioni e cotture più leggere e attuali, e con impiego di ingredienti del territorio. Materia prima e condimenti di alta qualità, selezionati tra coltivazioni e allevamenti biologici e produzioni da filiere sostenibili (vedi l’olio di cui sopra) sono una scelta adottata da molti: dal bel ristorante Sala dei Cavalieri dell’albergo diffuso Torre del Nera a Scheggino, all’agriturismo Zafferano e dintorni, un’azienda agricola con fattoria didattica che fa da punto di ristoro e da ciclostazione sulla ciclovia, in località Castel San Felice a Sant’Anatolia di Narco, che ci ha offerto un aperitivo contadino memorabile (top i crostini con una purea di ceci, zafferano e olio evo della riserva Coricelli, ça va sans dire, una frittata di cicorie selvatiche e una bevanda a base di sambuco e menta), fino al rustico Casaletto a Borgo Cerreto. Apprezzabili, anche durante l’affollato week end cittadino, le proposte nei menu dei ristoranti del centro storico (dal bistro Ristorante Del Mercato nell’omonima piazza, al ristorante Canasta in Piazza della Libertà), per non parlare della festa della SpoletoNorciainMTB in piazza Garibaldi, con stand tecnici, palchi animati da talk show, dibattiti e cerimonie, ma anche i banchi agroalimentari della Coldiretti Umbria Campagna Amica, con tanti squisiti prodotti freschi, tipicità e ottima birra.
E nei dintorni, cantine di pregio, lungo una strada del vino che si snoda in tutta la regione ed è diventata ormai un must per intenditori, wine-lovers e, naturalmente, cicloviaggiatori. I quali, per chi non lo sapesse, sono sempre dei grandi buongustai.