Testo e foto di Giulia Macrì
Good vibes a Santorini, perla dell’Egeo cicladico, isola unica e spettacolare, ammantata di fascino mitologico, ricca di una potente, anzi vulcanica, carica energetica, primordiale e raffinata. Ancor più sorprendente nella chiave “natural feeling” del Santo Maris Oia Luxury Suites & spa, un tempio di well-being, di ospitalità top e soprattutto di grande cucina greca contemporanea. In un’oasi di sostenibilità ed etica ambientale.
Unica per la spettacolare morfologia di isola vulcanica e per il fascino che emana dal blu profondo della sua caldera, Santorini è una destinazione da visitare almeno una volta nella vita. Meglio di più, perché è ricca di chiavi di lettura – e di ospitalità – diverse. La più meridionale della Cicladi e una delle più piccole dell’arcipelago, eppure Santorini è quella che più di ogni altro luogo nel Mediterraneo ha segnato le sorti del nostro bacino (e non solo, ci dicono gli scienziati), dal punto di vista geologico, climatico e storico. E, tra leggenda e scienza, geofisica e mitologia, è ancora enormemente carica di una straordinaria energia, uno “stupor mundi” che si manifesta in una luce speciale tra cielo, mare e terra; una luce abbagliante, tersa e diffusa, che conferisce incredibile vividezza e intensità cromatica ai colori dominanti: il nero della pietra lavica, il bianco calce delle case cicladiche, il blu cobalto del mare che sprofonda nel cratere sottomarino. Splendida da visitare in primavera e in autunno, offre anche in altissima stagione, quando è al massimo del traffico turistico, formule distintive di soggiorno, più defilate ma altamente esperienziali. Come quelle del Santo Maris Oia Luxury Suites & spa, che, forte della cultura dell’ospitalità tipicamente “cretan style” del Metaxa Group – già 2 hotel a Creta dal 1975 – leader di imprenditoria “etica”, di sostenibilità nella governance della società e di economia circolare nella gestione delle attività e dei servizi (certificate, prime in Grecia, dal 1999), ha creato un modello di accoglienza e ristorazione top, all’insegna di un totale “natural feeling” a bassissimo impatto ambientale.
E l’attitudine virtuosa allo “zero waste” comincia proprio da sistema cibo, al Santo Maris Oia, che, oltre tutto, dalla prima colazione alla cena, passando per spuntini e aperitivi, serviti a bordo piscina e fronte mare, offre vere e proprie esperienze gastronomiche. Attraverso cui ci hanno condotto due insuperabili ambasciatrici della “filoxenia” greca: Eleni Sarikosta (Tourism Consultant e fondatrice di GreeceTherapy) e Elena Skouletaki (Marketing Team del Metaxa Hospitality Group ), insieme a Konstantinos Triantafillis (Direttore Marketing e PR del Metaxa Hospitality Group).
Fine dining e “meraki”
Fiore all’occhiello della proposta gastronomica del Santo Maris Oia è il sunset restaurant Alios Ilios, già insignito nel 2019 e nel 2021 del prestigioso riconoscimento Best Greek Cuisine Awards, attribuito alle interpretazioni contemporanee più interessanti e creative della cucina delle origini. Ed è proprio nel solco fra tradizione e innovazione, fra recupero di sapori e ricette di cultura minoica, sperimentazioni di ingredienti e abbinamenti inediti, sapiente impiego di tecniche di cucina antichissime e d’avanguardia, che opera l’executive chef Vasilis Katsikas, di solida origine cretese e di vasta esperienza internazionale. La filosofia culinaria che esprime nei piatti dell’Alios Ilios è quella di ritrovare sapori originari della civiltà minoica e reinventarli per i palati d’oggi, utilizzando materia prima genuina, fresca di stagione, ingredienti e grandi vini locali, o provenienti dalle più rinomate produzioni greche. Di fatto, la firma che lascia nei suoi piatti è originale e raffinata: sapori, accostamenti e consistenze bilanciatissimi anche nelle più ardite composizioni e, sempre, un’impronta di freschezza speziata (agrumi, lemongrass, coriandolo) delicata ed elegantissima.
Tra gli highlights, il “Lemonato” (una inebriante tartare di pesce fresco) e la “Fasolada” (zuppetta di fagiolini, sgombro, sedano rapa e pepe di Florina) e la “Giouvarlakia soup” (pescato fresco, gamberetti, zafferano di Kozani e bottarga di Messolongi), ma anche le carni come l’agnello “Tsigariasto”, i piatti di ortaggi tutti green (“A la polita”, con carciofini selvatici, piselli e germogli), o le ricette antiche rivisitate, come la “Pastitsada”, un raviolo di sfoglia finissima ripiena di galletto e formaggio Metsovone. Degni di menzione speciale i dessert della pastry chef Evangelia Gore, molto complessi, inediti (con barbabietola, semi di sesamo, cacao puro e cioccolato bianco, olio d’oliva) eppure lievissimi, e superlativa la cassetta di pani, grissini e focacce tutti home made e serviti con deliziosi accompagnamenti di emulsioni all’olio evo, burro alla bottarga, dip e pesti freschi. Ricchi, sorprendenti, anche spettacolari, i menu degustazione accompagnati dai magistrali wine pairings del maître d’hotel Yorgo Tsinogiorgos (da 6 portate: 90,00 euro, più 5 vini 45,00 euro; da 6 portate veg: 70,00 euro, più 4 vini 40,00 euro; 11 portate: 150,00 euro più 8 vini 70,00 euro) si confermano tra le più interessanti espressioni della cucina greca contemporanea evoluta. Alla parola d’ordine condivisa da cucina, sala e da tutti i team dell’hotel: “meraki”, che sta per “essenza di noi stessi”, cioè l’atto di mettere tutta la passione e la creatività che ci identificano in ciò che facciamo, il meglio di noi nel nostro lavoro.
Infatti, il medesimo spirito e pari eccellenza riconoscono l’esperienza della prima colazione – strabiliante, generosa, freschissima e genuina, completa dei migliori prodotti e panificazioni locali (dalle confetture home made, al cremoso yogurt colato, dai formaggi tipici al delizioso miele da favo al timo e alla salvia) e corner certificato “greek breakfast” – così come quelle di un aperitivo o di un light lunch all’Akratos Poolside Bar, specializzato in cocktails e in una cucina più “easy” (si fa per dire) sempre di grandissima qualità e d’ispirazione tradizionale, riveduta e corretta. Qui, mixology fa rima con “zero waste” e con “no plastic”, per cui le scorze della frutta bio vengono essiccate e utilizzate dai bartender per decorare i fantasmagorici drinks e le cannucce sono biodegradabili, mentre nella golosa carta di piatti unici e snacks spiccano specialità cretesi come la pasta col ferro, una sorta di scialatielli conditi con ragù di mare da premio, insalatone arricchite con un sublime tonno in conserva home made, sfiziose ciambelle di pane al sesamo farcite di verdure, ortaggi e pomodori coltivati in loco, e patate squisite, fritte o al forno, ma sempre tagliate al coltello.
Good vibes
Tra un esclusivissimo resort, un mindfulness retreat e un hotel diffuso, il Santo Maris Oia Luxury Suites & spa è una sorta di villaggio di 65 tra suite e ville di pietra lavica e calce bianca (tutte con jacuzzi o piscina, terrazzo o patio con pergolato, living, angolo cottura e tavolo per colazione, o merenda, letto king size e comodo guardaroba, nonché superlativo servizio alle camere diretto dalla fantastica Antigone Polychronakis ) articolate tra piscine e spazi comuni, una lobby ampia con due reception, accogliente e di gusto raffinato, che ben sintetizza lo stile organico e contemporaneo dell’intera struttura, e la grande piscina centrale con vista mare e soprattutto tramonto, con postazioni di lettini matrimoniali sospesi sull’acqua, intorno alla quale, come una chicchissima agorà, si affacciano la sala colazione, il prestigioso ristorante e l’ameno poolside bar, che forniscono cibo e bevande h24 e presso i quali si tengono magiche serate musicali al piano e all’arpa, con indimenticabili “sunset cocktail”… Si aggiungano a tutto ciò i trattamenti della Anassa Spa una delle più ampie e prestigiose di Santorini, non per niente premiata per il quarto anno consecutivo come miglior resort Spa della Grecia al World Spa Awards™, l’attrezzatissimo Fitness Center e le straordinarie Sessioni mattutine di Yoga, tra la scogliera su cui è arroccato il villaggio di Imerovigli e la caldera su cui affaccia Oia.
Da non perdere
Tutto il crinale, da Oia fino al capoluogo Fira, passando per Imerovigli, circa 10/12 km in tutto, è percorribile a piedi, attrezzandosi per un trekking facile (scarpe comode e acqua) di due/tre ore, davvero spettacolare, al termine del quale (se si sono opportunamente evitate le ore più calde… ma anche no!) è d’obbligo godersi un piatto di locali mezedes e una buona birra greca. Imperdibile anche la visita a una delle numerose cantine di Santorini, i cui vini sono tra i più rinomati della Grecia, ormai apprezzati nel mondo e tra i preferiti in assoluto da chi scrive (che per lavoro ne degusta decisamente tanti…).
Noi siamo stati nella modernissima Estate Argyros, che produce numerose etichette di pregiati vini locali, anche destinate all’esportazione, e in una delle più belle boutique winery, la Volcanic Slopes Vineyards, che produce un solo pregiatissimo vino, il Pure Santorini PDO (corrispondente alla nostra DOP), con sede storica del 1700, e vigne di Assirtyko tutt’intorno (utilizzato in purezza), cui il terroir di sabbia, pomice e lava, il vento e il mare dona a quelle uve passite dal sole sentori intensi e preziosi, diversi da un’annata all’altra. Anfitriona d’eccezione e guida della nostra degustazione è stata la giovane Elizabeth Loukaki, tanto ferrata nella materia e fiera ambasciatrice di eccellenza, quanto incantevole e accogliente ospite.
Sempre incorniciate dall’imperdibile tramonto, sono irrinunciabili anche una mini crociera giornaliera in barca intorno all’isola, con grigliata e aperitivo finale davanti a un sole che si tuffa nel mare tra i più belli di sempre; un giro di shopping – turistico a Fira e molto trendy a Oia – la scoperta di spiagge segrete e, perché no, una cenetta quasi pieds dans l’eau sul molo della baia di Ammoùdi, raggiungibile da una bella scalinata che scende proprio ai piedi di Oia e sempre di fronte al mirabile tramonto di cui sopra. Certamente la scoperta di Santorini non finisce qui, ma diciamo che da qui… può cominciare!
SANTO MARIS OIA LUXURY SUITES & SPA
84702, Oia, Santorini – Greece
