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Occhio all’Almanacco

a cura di Lia D'Angiolino
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Overview 2023

Una selezione di artisti particolarmente talentuosi, significativi e meritevoli, rappresentativi della creatività in Italia oggi. Facendo tesoro della grande tradizione artistico-culturale del nostro Paese, ma anche proiettati, come spirito e progettualità, verso il domani. Sono queste le caratteristiche che emergono sfogliando Overview 2023 – Almanacco degli artisti in Italia, presentato nella Sala stampa della Camera dei Deputati, a Roma: un termine, Almanacco, scelto proprio ad indicare la sua funzione di strumento per orientarsi nel panorama figurativo italiano: pittori, principalmente, ma anche scultori, di stili, provenienze, età diversi, che compongono un compendio dell’attuale espressione artistica, a prescindere dalla loro notorietà o posizionamento sul mercato. Una selezione trasversale, che travalica anche la nazionalità, includendo artisti che lavorano entro i nostri confini ma provengono anche da molto lontano, spaziando dalla Cina all’Argentina. Un volume elegante, piacevole da sfogliare e interessante da leggere, nato dall’idea di Claudio Giannini e curato da Paola Galeotti, entrambi promotori di numerose iniziative in vari campi artistici attraverso la loro Associazione Caleidosarte di Carrara. Non a caso, una zona ricca di grande attività creativa, dovuta in primis al famoso marmo, catalizzatore della presenza di grandi nomi italiani e stranieri, che dai secoli passati ad oggi tengono vivo il fermento artistico di questa splendida parte di Toscana. E qui, infatti, vivono e lavorano alcuni degli artisti inclusi in questo Almanacco, come Francesco Maria Zompì: catalogato fra gli Storicizzati, in queste terre ha ritrovato – dopo una brillante carriera militare – spazio e ispirazione per recuperare la passione pittorica trasmessagli dalla mamma e dalla nonna quando era bambino. Con la maturità della vita è arrivata dunque la maturazione massima anche dal punto di vista della qualità tecnica ed espressiva. Nascono così oli su tela sempre originali, densi di significati e di vissuti, nei quali il portato della pittura surreale e metafisica viene reinterpretato da un’inventiva straordinaria, visionaria e onirica, ma strutturata da una solida capacità narrativa e arricchita da una profonda sensibilità umana. Anche grazie a uno sguardo curioso e aperto sul mondo, sul nuovo, su ciò che arriva da lontano. Come ha spiegato durante la conferenza stampa, è questa disponibilità all’incontro e alla contaminazione che nutre le sue opere e contribuisce a renderle tanto capaci di entrare in contatto con chi le guarda e di trasmettere qualcosa ad ognuno, come l’arte dovrebbe sempre fare.

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