Sbarcano nella nostra penisola i vini “made in Brazil”: spumanti, rossi e bianchi sorprendenti, con…un leggero accento veneto. Alla grande kermesse enologica di Verona, l’occasione di scoprirli è a portata di bicchiere.
Lo sapevate che il 40% della popolazione di origine italiana in Brasile è veneta? E che la lingua parlata brasiliana è un misto di portoghese e dialetto veneto? E che la produzione vitivinicola presente si è sviluppata – per qualità, commercializzazione e capacità di esportazione – in senso moderno, un’ottantina di anni fa, grazie ai veneti immigrati che avevano importato le proprie tradizioni e cultura enogastronomica, per poi “trapiantare” letteralmente le loro viti ma anche i loro saperi enologici nel continente sudamericano? Ebbene, anche se non lo sapevate, l’assaggio di un vino brasiliano vi rivelerà questo e altro al palato e al naso del profondo legame tra l’Italia, in particolare la regione del Veneto, e il Brasile. All’edizione 2023 di Vinitaly (dal 2 al 5 aprile, a Verona Fiera), infatti, sbarcano i vini “made in Brazil”– spumanti, rossi e bianchi (delle aziende vinicole Miolo, Manus Vinhas e Vinhos, Lidio Carraro e Américo Siviero) a rappresentare, con il patrocinio dell’Ambasciata del Brasile (al Padiglione Internazionale, Hall D – Stand A4) l’ottima produzione del Paese, che, sia pur relativamente giovane, ne ha già fatto il 14° produttore mondiale (nel 2021) e il 13° nel mercato dei consumi, senza mai perdere la dimensione famigliare delle imprese produttrici e l’attenzione alla sostenibilità dei sistemi di produzione. Anzi, si guarda sempre più verso lo sviluppo e la valorizzazione di un enoturismo nelle zone vocate, con l’offerta di itinerari di charme, avventura, contatto con la natura e naturalmente degustazione di vini e spumanti, in abbinamento alla cucina locale: una formula, questa sì, tutta da scoprire.
Allo stand brasiliano, la cui presenza è coordinata dall’Ufficio Agrobusiness dell’Ambasciata del Brasile a Roma (agrobusiness.roma@itamaraty.gov.br) non mancherà la celebre “cachaça“, il distillato di canna da zucchero prodotto esclusivamente in Brasile (con una straordinaria varietà di sapori e aromi esotici provenienti dalle materie prime delle varie regioni del Paese ed esaltati da un’ampia gamma di legni d’invecchiamento, come l’amburana, il jequitibá, il noce, il balsamo, l’ipê, il freijó, l’eucalyptus, il castagno e la quercia), alla base dell’altrettanto noto e apprezzato cocktail made in Brazil, la “caipirinha“. Il programma è stato presentato in anteprima agli operatori e alla stampa dall’Ambasciata del Brasile a Roma, presso la prestigiosa sede di Palazzo Pamphilj a Piazza Navona, nel corso dell’evento “Dal Brasile all’Italia passando per il Veneto“, organizzato in collaborazione con la Regione del Veneto e Veronafiere, con la presenza del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia e dell’Ambasciatore. A seguire, degustazione di spumanti brasiliani e veneti, che, senza più bisogno di parole, ci hanno raccontato ad ogni sorso i territori e le storie dei produttori…anche di quelli, come la giovane imprenditrice Patricia Siviero, che ha fatto la strada inversa: dal Brasile ha voluto ritrovare le proprie radici italiane in Valdobbiadene e ha scelto di stabilirvisi per produrre un ottimo prosecco.