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C’è del nuovo a New York!

a cura di Lia D'Angiolino
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Novità da scoprire, atmosfere natalizie, must sempre godibili: la Grande Mela non delude mai, che sia per la prima volta o per l’ennesima visita, andarci è sempre emozionante e divertente

È imbattibile. New York riesce sempre a stupire e divertire, anche quando ci sei già stato, ti coinvolge con la sua energia incessante, ti stupisce cambiando volto in continuazione, offrendo nuove esperienze, continuando ad ammaliarti con quelle “classiche”, che non a caso l’hanno resa il mito che è. Perché New York è più di una città, è un’icona esportata in tutto il mondo, capace di influenzare l’immaginario di milioni di persone. Il suo successo, dopo lo stop del periodo Covid, è ritornato ai fasti di un tempo e i turisti affollano la città. Non a caso, di recente confermata ancora una volta la più cara del mondo, superando Singapore.

Il nuovo “tetto” della città

E allora, cosa vale la pena andare a vedere in questo periodo nella Grande Mela, o meglio a Manhattan, visto che qui si trova il top della città? Intanto, alzate lo sguardo verso l’alto e, se l’avete già visitata, troverete comunque una visuale cambiata: nuovi grattacieli spuntano come funghi, nelle poche aree ancora libere, o ricavandole da abbattimenti di edifici precedenti. E la gara, naturalmente, è a farli sempre più originali e diversi, sottili, di fogge appuntite o squadrate (come quello chiamato La matita), asimmetrici, riflettenti… insomma tutta la gamma di variazioni sul tema del grattacielo sciorinate davanti ai vostri occhi. Tra questi, da non perdere una visita al The Summit – One Vanderbilt, anzi, come recita ovunque l’accoglienza: più che una visita, un’esperienza. Inaugurato nel 2021 anche con The Summit, il nuovo osservatorio panoramico su 4 livelli, è praticamente una novità considerato che si è ripreso a viaggiare da poco. Si erge per 93 piani e 427 metri di altezza e occupa un intero isolato fra la 42a e la 43a, accanto alla Grand Central Terminal, la storica stazione. Il biglietto base è di 39 dollari per gli adulti (ridotti per bambini), ma sale a 59 con l’uso dell’ascensore trasparente panoramico e a 73 se includete il cocktail al bar. C’è un po’ di “fuffa” all’ingresso, con musica spaziale, foto di rito (da pagare in più, se la volete), filmato introduttivo, copriscarpe, iter di sicurezza incluso riconoscimento facciale. Insomma, all’inizio sembra che sia tutto un po’ “pompato” per giustificare il prezzo non proprio economico. Ma poi parte l’esperienza e capisci che dietro la forma c’è anche la sostanza. Intanto, la salita agli ultimi piani viene fatta in un ascensore super veloce, che in una manciata di secondi vi porta al 91esimo piano. Praticamente, schizza su come un razzo, facendovi mancare il respiro e tappare le orecchie. Se a questo aggiungete la luce intermittente e il suono industrial/spaziale, siamo già a una discreta dose di effetto. Figuriamoci se optate per l’ascensore esterno trasparente, che vi farà fluttuare su Manhattan sempre più dall’alto! Arrivati in cima, trovate uno spettacolo da lasciare a bocca aperta: una vista sulla città davvero strepitosa, che non ci si stanca mai di osservare, anche grazie alle facciate integralmente a vetri, e con una prospettiva privilegiata, vicina e sopraelevata, sul Chrysler e sull’Empire State Building. Ma l’ulteriore valore aggiunto sono gli allestimenti delle sale, curati artisticamente da Kenzo Digital, che ha creato dei veri spazi di intrattenimento. Al piano di arrivo la struttura è completamente rivestita di specchi su pareti, soffitti, pavimenti, con giochi di rimandi, spazi infiniti, riflessi moltiplicati intorno, sopra, sotto. I bambini si entusiasmano, ma i grandi non sono da meno, si sdraiano per terra, scherzano e fanno foto con tutti gli effetti possibili. Salendo di un piano, si trova l’installazione di “sassi liquidi” sul pavimento e facendo la fila si “esce” sulla sky-box vetrata, che sporge a 324 metri, facendo stare come sospesi nel vuoto sopra Madison Avenue. Si sale ulteriormente e la stanza è piena di palloncini argentati, che ricoprono il pavimento, fluttuano in aria, vengono tirati e fatti rimbalzare, con gran divertimento e grande effetto visivo. E ovviamente, a questa altezza il panorama è ancora più incredibile, tanto più se si esce sulla terrazza, magari sorseggiando un drink del bar Après. Suggerimenti importanti: non si possono calzare scarpe con tacco a spillo o altro che possa danneggiare i pavimenti, conviene avere gli occhiali da sole, per il forte riverbero degli specchi e, considerate le superfici riflettenti anche per terra, è consigliabile indossare i pantaloni.

Il nuovo quartiere

Sempre di inaugurazione recente, subito prima del Covid, sono gli ultimi edifici che sono rientrati nel recupero dell’area dell’Hudson Yards, la zona nel lato ovest di Midtown Manhattan lungo il fiume Hudson, oggetto di un imponente progetto di riqualificazione urbana, che ha creato uno dei quartieri più innovativi e interessanti della città e verrà completato nel 2025. Si dispiega su circa 1,5 km quadrati, tra la 10a, la 12a, la 30a e la 34a ed è raggiungibile con la linea 7 della metropolitana. Il nostro consiglio è arrivarci percorrendo la High Line Park, il camminamento sopraelevato ricavato da una ex ferrovia, che oggi permette di passeggiare su una passerella in legno, bordata da aiuole con piante, stando ad altezza degli appartamenti dei grattacieli circostanti. Hudson Yards è composto da grattacieli adibiti ad uffici e abitazioni residenziali (circa 4000), attività commerciali (un hotel di lusso, molti ristoranti e locali, oltre 100 negozi, uno shopping center), parchi urbani, spazi pubblici aperti e attrazioni architettoniche. Tra queste, c’è il suggestivo The Vessel, “la nave”, una costruzione con struttura a nido d’ape, alta 40 metri, con 154 rampe di scale interconnesse, circa 2500 gradini e 80 piattaforme. Purtroppo al momento non è più permesso salire in cima, a causa di alcuni suicidi, ma è comunque molto bella da vedere sia dall’esterno sia dal patio interno, da cui si possono scattare foto con prospettive ipnotiche. Accanto, si trova The Shred, “il capannone”, un edificio adibito a spazio per eventi, spettacoli, mostre, che si presenta ricoperto da una sorte di carapace retrattile, che si può spostare (notate le “zampe” con le gigantesche rotelle) fino ad aprire il tetto. Di fronte a The Vessel c’è il centro commerciale The Shops & Restaurants: 7 piani di negozi, dai marchi di lusso a quelli più pop, ristoranti e bar per tutti i gusti. Al quarto piano c’è l’accesso a quella che è l’attrattiva più impressionante del quartiere: l’Edge Observation Deck, o semplicemente The Edge, come viene comunemente chiamato. Una terrazza panoramica che si trova al 100esimo piano del grattacielo 30 Hudson Yards, il secondo edificio di uffici più alto di New York, con i suoi oltre 100 piani. The Edge sporge come una piattaforma triangolare sospesa nel vuoto ad un’altezza di 400 metri, con una vista strepitosa verso Downtown, il tramonto, l’Oceano e la Statua della Libertà. È l’osservatorio più alto della città e di tutto l’emisfero occidentale, nonché il quinto più alto al mondo. L’effetto d’impatto è amplificato dall’ampia porzione di pavimento trasparente e dalla balaustra in vetro inclinata verso l’esterno e alta ben oltre la testa, che permette di affacciarsi trovandosi sporti in avanti ad ammirare in tutta sicurezza il panorama. A prova di vertigini!

Il nuovo albergo (e ristorante e spa e jazz club)

È aperto da poco ma è già un indirizzo cult della Grande Mela: l’Aman New York, prima proprietà in una città americana della catena Aman, rinomata per luxury resort e hotel di grande classe ispirati allo stile e alla serenità orientale. Si trova in piena Manhattan, tra le 57a e la 5a e occupa un edificio storico e grandioso, il Crown Building. Risalente al 1921, sede per anni del Museum of Modern Art, il Crown colpisce con la sua mole maestosa che sembra un castello e la facciata neoclassica. Il rifacimento degli interni ha puntato a creare, secondo la filosofia di accoglienza di Aman, un “urban sanctuary”, ossia un’oasi isolata dal caos cittadino esterno, dove tutto (materiali, colori, luci, arredamento, suoni) collabora a creare un’atmosfera di calma rarefatta, armonia, sobria eleganza. La scelta di utilizzare legno, pietra dalle tinte calde, tessuti neutri e morbidi, metalli bruniti, pezzi d’arte e d’arredo orientali crea un ambiente coerente dal punto di vista estetico ed esperenziale. Per l’ospitalità, l’hotel dispone di 83 suites, tra le più grandi e raffinate in città, e 22 Aman Branded Residences, case private che occupano gli ultimi piani del palazzo. Inoltre, la struttura offre, anche chi non è ospite dell’albergo, la Garden Terrace al 14° piano, ricca di verde e attrezzata per tutto l’anno, e due ristoranti di alto livello: Arva, che propone cucina italiana con ingredienti selezionati di stagione, e Nama, con raffinati piatti giapponesi. Ma il cuore della struttura è l’Aman Spa, su 3 piani, una piscina interna di 20 metri, 10 cabine di trattamenti e attività fitness secondo le più moderne tecnologie, più due Spa Houses private, per un’esperienza completa e unica, incluso sauna, piscina fredda e calda e una terrazza con lettini e camino. Altra chicca è il Jazz Club, dove su 280 mq si respira l’energia elettrizzante dei segreti speakeasy dell’era del Proibizionismo, con performance musicali di grande qualità, che spaziano da celebri nomi ad astri nascenti del jazz. Insomma, un indirizzo con tante possibilità a disposizione, anche non alloggiando nell’albergo stesso.

Must per le feste di Natale

Da non perdere i “grandi classici” ma anche le novità della città in questo periodo dell’anno. Un must resta Central Park con il foliage autunno/inverno (anche lì il clima è cambiato e le foglie cambiano colore più tardi, fino ai mesi invernali). Gli alberi giganteschi si colorano delle tinte più belle e calde che spaziano dal giallo chiaro, a tutte le sfumature di arancione, al rosso, uno spettacolo per gli occhi. Si può passeggiare, sedersi sulle panchine, o andare a pattinare sul ghiaccio nella pista allestita per la stagione, il Wollman Rink: dagli anni Cinquanta, ogni anno attira abitanti e turisti nella parte Sud del Parco, per divertirsi a pattinare sullo sfondo dello skyline e anche sotto le stelle. Tornando allo Hudson Yards, l’evento Shine Bright, al centro commerciale The Shops & Restaurants fino all’8 gennaio, include 2 milioni di lucine bianche, 185 km di fili luminosi, 725 alberi sempreverdi addobbati come una foresta scintillante, una decorazione a mongolfiera alta 10 metri al centro dell’atrio, nonché la possibilità di incontrare Babbo Natale. Gli adulti possono divertirsi al quinto piano, dove il Santa’s Secret offre un villaggio natalizio con decorazioni immersive, speakeasy, cocktail, concerti, spettacoli di varietà e burlesque (fino al 31 dicembre). L’immancabile “struscio” su Fifth Avenue, la mitica Quinta, per ammirare la consueta gara dei grandi negozi ad allestire le più mirabolanti vetrine natalizie (imperdibili quelle dei magazzini Saks e Bergdorf Goodman), quest’anno è un’esperienza ancora migliore grazie a una bella novità: la strada diventa pedonale per le tre domeniche di dicembre, come parte del programma “Fifth Avenue for All”: dalle 9 alle 18, si può camminare liberamente nel tratto fra la 49a e la 57a, senza preoccuparsi delle macchine, gustando gli spettacoli di musicisti, i cori, lo street food e i giocattoli giganti illuminati, che animano il tratto della più celebre arteria newyorkese. Infine, l’iconico Rockfeller Christmas Tree torreggia splendente sulla pista di pattinaggio Rink at Rockefeller Center, per volteggiare sul ghiaccio sotto la statua dorata di Prometeo, proprio come abbiamo visto in tanti film americani.

The Summit – One Vanderbilt

45th e 42nd Street

https://summitov.com

The Shred – The Vessel – The Shops & Restaurants

20 Hudson Yards

https://www.hudsonyardsnewyork.com

The Edge

30 Hudson Yards

https://www.edgenyc.com/it

Aman New York

The Crown Building, 730 5th Avenue

www.aman.com/hotels/aman-new-york

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