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Benvenuto primo master di Gastronomie Sostenibili

a cura di Giulia Macrì
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In un territorio come il nostro ricco di risorse naturalistiche, tradizioni locali e tipicità agroalimentari, è finalmente disponibile un Master Universitario in “Gastronomie territoriali sostenibili e food policies”, volto alla formazione di professionalità qualificate nel mondo del cibo e della sostenibilità delle produzioni. Iscrizioni aperte fino al 31 ottobre, con 25 posti riservati a laureati e laureate di qualsiasi facoltà (e il 50% della quota d’iscrizione coperto dal finanziamento di “Melpignano promuove cultura”

Realizzato grazie alla collaborazione tra l’Università del Salento, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Slow Food Italia e l’Associazione Està, il master, ideato lo scorso anno dall’amministrazione comunale di Melpignano (Lecce), giunge alla sua seconda edizione avendo individuato e messo a fuoco un percorso formativo unico, che connette le eccellenze gastronomiche del Salento e delle Langhe, con l’obiettivo di creare nuove economie territoriali e adottare pratiche sostenibili: orientare i processi di innovazione sociale e tecnologica per rendere le produzioni meno impattanti sull’ambiente; creare reti locali per la trasformazione dei prodotti della terra e loro distribuzione; promuovere il «fare sistema» fra imprese, istituzioni, associazioni, commercianti, affinché il turismo possa creare ricchezza e valorizzare il “saper fare artigianale” e il legame con i territori. Con l’intento di creare specializzazioni professionali di alto profilo, ma soprattutto di plasmare pensiero e azione dei nuovi gastronomi sulla base degli attuali, necessari parametri di sostenibilità ambientale e produttiva, per ridurre l’impronta ecologica e migliorare la qualità dei consumi e in generale dell’ecosistema che abitiamo: una scienza multidisciplinare per analizzare il sistema alimentare nel suo complesso tra storia, botanica, antropologia, politiche del cibo e innovazione ecologica. Le iscrizioni sono aperte fino al 31 ottobre, sono disponibili 25 posti riservati a laureati e laureate di qualsiasi facoltà e il 50% della quota d’iscrizione è coperto dal finanziamento di “Melpignano promuove cultura” (vincitore dell’avviso pubblico “Progetti locali per la Rigenerazione Culturale e Sociale PNRR – LINEA B”, istituito per contrastare l’abbandono e lo spopolamento dei piccoli comuni, con investimenti sul patrimonio culturale, materiale e immateriale, e per ricostruire un’attrattività turistica che si sviluppi virtuosamente per benessere degli abitanti dei luoghi); il Master Universitario di primo livello si svolge all’interno del bellissimo Palazzo Marchesale di Melpignano, nelle giornate di venerdì e sabato, a partire dal prossimo 15 novembre e dura un anno: 1500 ore, per un totale di 60 crediti e un approccio multidisciplinare, che va dal teorico al pratico, attraverso lezioni frontali, ma anche seminari, laboratori, stage, viaggi didattici e un tirocinio con project work finale. Cosicché “Melpignano promuove cultura” non è stato solo lo slogan di un progetto per vincere una gara di finanziamento, o il manifesto del programma dell’amministrazione in carica: è diventato anche e soprattutto un impegno portato avanti con energia, tenacia e concretezza.

A tal proposito, è fresco di attivazione, discovermelpignano.it, il portale turistico di Melpignano che si propone come invito a vivere appieno l’autenticità del piccolo borgo della Grecìa Salentina (noto per la Notte della Taranta), tra arte, cultura e tradizioni, innovazione e inclusività. Il nuovo portale offre infatti percorsi tematici e servizi di fruizione inclusiva, attraverso letture di QR e collegamenti alla toponomastica realizzata con pannelli in Nero-Braille anche in inglese, posizionati presso i principali monumenti. Tutti possono conoscere le notizie storico-artistiche sempre collegandosi al portale attraverso i QR, dove si trovano anche i video dei monumenti. Le traduzioni in LIS sono dell’Ente Nazionale Sordi (sezione provinciale di Lecce) e presentati nella lingua dei segni dai bambini della Scuola Primaria del paese: perché qui, a Melpignano, piccolo borgo antico e modernissimo, l’inclusività si insegna anche sui banchi di scuola.

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