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Barbera: 50 sfumature di terroir

a cura di Giulia Macrì
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Testo e foto di Giulia Macrì 

Incontri e racconti dal Monferrato, terra di vigneti, castelli e borghi-gioiello, patria della Barbera e del nobile tartufo bianco, ma anche del salame ubriaco, del filetto baciato e dello zabaione (al Moscato d’Asti, naturalmente!). Un terroir decisamente generoso di eccellenze, un luogo dove concedersi un rigenerante tour enogastronomico, e magari un suggestivo volo in mongolfiera sul magnifico paesaggio Unesco delle Langhe Monferrato Roero. Alloggiando in accoglienti cascine, nel cuore del Piemonte.

Quante, quali e dove

Premessa doverosa per quanti, incuriositi, spinti o semplicemente convinti da questa lettura, si accingono a visitare per la prima volta il Monferrato astigiano per conoscerne il sapore più autentico e peculiare: la Barbera “vino” è femmina, il barbera “vitigno” è maschio. Così è per convenzione, il resto lo si scopre per… degustazione! In Piemonte, è il vitigno per eccellenza, quello che storicamente identificava il patrimonio contadino con cui pagare conti e debiti, da cui si otteneva il buon vino da tavola, grazie alla sua abbondanza e al suo carattere serio, robusto, capace di farsi apprezzare giovane, ma anche di invecchiare bene. E che tuttora rappresenta una gran fetta dell’intera produzione regionale. Nel mondo, è tra i più apprezzati monovitigni italiani, cui la vinificazione in purezza ha conferito il giusto rango nell’enologia piemontese. Benché diffusa (e ben radicata) in tutto il Piemonte (con decine di denominazioni dedicate), la Barbera ha tre zone d’elezione e altrettanti tipi principali, quantomeno per numeri, qualità e prestigio delle produzioni: il Monferrato (terra d’origine e della DOCG Barbera del Monferrato Superiore), la provincia di Asti (con le sue DOCG Barbera d’Asti e Nizza) e le Langhe (con  la DOC Barbera d’Alba). Impossibile stigmatizzarne le caratteristiche senza cadere in generalizzazioni che farebbero inorridire gli intenditori, e soprattutto senza “spoilerare” il piacere grande della degustazione e della scoperta delle cantine, delle etichette e delle annate preferite. Del resto solo così è possibile godere davvero delle 50 e più sfumature di questo terroir, che esprime il suo legame indissolubile tra il suolo, la materia prima e la sapienza dell’uomo…

Wine pairing

Se in un itinerario enoturistico sono le degustazioni verticali nelle cantine a farla da padrone, in un tour enogastronomico, è l’abbinamento dei vini con i cibi del territorio l’esperienza da portarsi a casa. E se il pregio della Barbera è la sua forte identità di bacca nera, non date per scontata una sua presunta sobrietà, perché, la sua forza è la bevibilità e la capacità di essere estremamente versatile. Cioè, una Barbera più leggera e giovane s’accompagna con la sconfinata varietà di antipasti piemontesi caldi e freddi (come il mitico vitello tonnato), ma anche con semplici (si fa per dire) salumi. Grandi primi piatti della tradizione, come i risotti, o gli agnolotti del plin, chiamano abbinamenti speciali, le carni brasate e stufate necessitano delle Barbera più corpose. E chi lo direbbe mai che anche al baccalà certe Barbera sanno fare eccellente compagnia?

La strana coppia

Ce lo hanno insegnato all’Agenzia di Formazione Professionale Colline Astigiane di Agliano Terme (AS), che ha ospitato altri due istituti di formazione professionale  – l’Accademia Alberghiera di Alba e il CIOFS-FP Piemonte di Alessandria – per una gara tra i giovani cuochi sul tema del baccalà essiccato e salato, e dello stoccafisso, in occasione dell’apertura del Barbera Fish Festival, manifestazione biennale dedicata all’incontro fra il merluzzo norvegese e la Barbera d’Asti e sviluppata con la collaborazione del team norvegese del Bocuse D’Or. Un accostamento decisamente originale nato da un gemellaggio che unisce il mare del Nord e i vigneti Unesco del piccolo borgo astigiano, dove da qualche anno risiede anche una piccola comunità di cittadini norvegesi. E va detto che, tanto le sei proposte degli allievi in gara, quanto i sapienti abbinamenti delle Barbera, ci hanno dimostrato matrimoni buoni e possibili. In giuria tecnica: Filippo Mobrici, Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Monferrato; Gunvar Lenhard Wie, Direttore Italia del Norvegian Seafood Council; Umberto del Nobile, chef. A latere, una giuria di giornalisti specializzati, tra cui naturalmente Italian Flavour Mag.

Agliano golosa

Ma, si diceva, ad Agliano Terme sono numerose e diverse le attrattive enogastronomiche; tali e tante da aver determinato la creazione di un’associazione dedicata, Barbera Agliano, che riunisce produttori, ristoratori, commercianti e albergatori locali e si impegna a valorizzarne l’operato, dando impulso, voce e visibilità alle attività che creano il tessuto sociale e il patrimonio culturale di questo piccolo borgo dell’astigiano, immerso fra i vigneti del Monferrato. E’ a cura dell’associazione, infatti, in collaborazione con il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, anche la manifestazione Barbera Unplugged, che vede coinvolte le numerose cantine del territorio (144 aziende vitivinicole censite, di cui almeno una trentina che vinificano le proprie uve) nel centro storico di Agliano, in un percorso di degustazioni, assaggi e musica, da cui si esce letteralmente “ebbri”. Anche perché tra le delizie di ristoranti, botteghe e pasticcerie, non si passa indenni e i peccati di gola si sprecano. Ma ne vale la pena. 

Per dire, entrando in città, all’incrocio di Via Giuseppe Mazzini e di Via XX Settembre, ti trovi subito tra l’incudine e il martello: cioè tra la Salumeria Truffa da un lato e, dirimpetto, il Bar Pasticceria Renzo. Locali tradizionali all’apparenza, con qualche tavolino sui rispettivi dehors, senza nessuna concessione ad arredi, vettovaglie e accessori modaioli; sono forti, però, di una presenza storica in loco che consente loro di dispensare prelibatezze senza orpelli. Parliamo del salame ubriaco, del filetto baciato, del culatello di Agliano che Renzo Truffa prepara personalmente, secondo le ricette di famiglia, la sua esperienza e il suo gusto, con quel pizzico di anarchia che rende i suoi salumi e insaccati unici: il salame cotto Monferrato, ad esempio, lo fa con il marsala, anziché con la rossa Barbera, perché viene più dolce e lega meglio con le spezie della concia (ed è comunque ammesso dal disciplinare) – come racconta volentieri, tessendo i fili di una storia antica che si rinnova con lui ogni giorno, tra rigore di genuinità assoluta e libertà di scelte, ricchezza di gusto e voglia di condivisione. Ça va sans dire che un aperitivo seduti fuori al tavolino, con un plateau dei suoi capolavori affettati al momento, i grissini artigianali e le sue storie, merita un vino d’accompagnamento speciale – che conviene farsi suggerire da lui: dopo di che, l’esperienza rimarrà davvero memorabile! Soprattutto se la si completerà con una tappa “dolce” al Bar Pasticceria Renzo, altra attività storica del borgo, di fronte a pochi metri. Mestiere di famiglia che passa di padre in figlia, con risultati che accrescono la golosità e l’assortimento delle specialità del banco: morbida, golosa e conturbante, la Torta alla Barbera è la regina della Pasticceria Renzo, ma a farle degna compagnia ci sono anche i Baci di Agliano e un portentoso zabaione al Moscato d’Asti, preparato a bagnomaria come da tradizione; che servito tiepido è scandalosamente ghiotto. Insomma, un’area ad alta gradazione di eccellenze, che valorizza la cucina tipica mantenendo sempre alta la qualità delle materie prime, come a La Fontana del Re il ristorante del bel Relais Villa Fontana di Agliano Terme, che in una cornice prestigiosa propone in menu piatti di tradizione fatti a regola d’arte.

Italian beauty since XIIIth century

A San Damiano d’Asti c’era una volta il Torrazzo Conti Nuvoli di Grinzane … e c’è ancora, circondato dalla sua tenuta con parco e vigneti, la cantina storica e le sue Barbera eccellenti. La Torre del Marcellengo è qui dal XIII secolo e, col suo castello, poi distrutto, e con il borgo contadino, ha raccolto cronache di vita e importanti capitoli di storia, che a tutt’oggi risuonano nella suggestione del magnifico panorama che si gode dalla sua cima. Ai Conti Nuvoli apparterrà dal 1574 in poi, vestigia medievale sopravvissuta a tanti accadimenti e già circondata dalle vigne. Nel XIX secolo fu costruita la bella dimora con la sua cappella, la cantina e l’ameno giardino affacciato sulla vallata di vigneti, che possiamo visitare ancora oggi. Ma non si tratta di un museo, né di una semplice cantina: visitare e degustare le Barbera qui prodotte – da agricoltura biologica di Cru Castello e Cru Monpioloso –  significa immergersi nella storia di questo luogo e avere il privilegio di accedere agli ambienti privati di una casa elegante e accogliente, piena di vita, attività e passioni. E nelle buone giornate magari prenotare un picnic gourmet preparato dallo chef Diego Bongiovanni (che ne ha ideati diversi per menu e stagione per le experience enogastronomiche di Sentieri Gastronomici) da godersi sotto il pergolato, o addirittura in vigna. Ma ciò che, ancora una volta, rimane di più bello di un viaggio sono gli incontri e i racconti, la scoperta di un luogo attraverso le sue testimonianze (perfino il “Cabreo” dei beni di famiglia!), le sue storie e i suoi sapori. Al Torrazzo Nuvoli, il calore dell’accoglienza e l’ospitalità di classe che accompagnano visita e degustazione delle eccellenti Barbera d’Asti DOCG qui prodotte (la tradizionale e la superiore affinate in botti di rovere per almeno 9 o 24 mesi, e la nuova e più moderna LoLa in cemento) fanno assaporare appieno vite e viti di questo terroir.

La signora in rosso

Non può dirsi completo il tour alla scoperta delle numerose “sfumature” di Barbera senza far tappa a Nizza Monferrato, incantevole cittadina ricca di eventi e manifestazioni, con un centro storico tutto da visitare, soprattutto il Palazzo Crova, sede dell’Enoteca Regionale, altro tempio per wine lovers, dove degustare le migliori etichette dei prodotti d’eccellenza del territorio –  la Barbera d’Asti DOCG e il Nizza DOCG. All’aperitivo, poi, si può far seguire un pasto tipico “in pendant”, scendendo al ristorante sito al piano inferiore, che vedi caso si chiama La Signora in Rosso: con la tradizionale finanziera, o l’insalata russa, con la bagna cauda o la carne di Fassone, con il cardo gobbo, o i classici tajarin all’uovo con il burro e il tartufo bianco d’Alba, anche il Nizza DOCG saprà ben dire la sua. 

A proposito di saperi, sapori e profumi del territorio, non bisogna lasciarsi sfuggire l’esperienza di andare a tartufi, se la stagione è quella giusta: possibilmente con un esperto trifulau che vi accompagni in una tartufaia con il suo fido amico a quattro zampe dal fiuto infallibile e vi mostri tutta la sapienza di un cavatore esperto: così, del celeberrimo tartufo bianco d’Alba (ma anche il suo cugino “nero” estivo, meno pregiato ma pure molto apprezzato) sentirete sprigionare il pregiato sentore direttamente dalla terra, nella magia del bosco.  

Soggiorno doc

Da Agliano Terme a Nizza Monferrato e ad Asti, le soluzioni di soggiorno sono innumerevoli e mediamente con un ottimo rapporto qualità-prezzo: “a sentimento”, però, noi consigliamo di optare per una delle cascine/aziende agricole/cantine di campagna sparse su tutto il territorio, ben organizzate per l’accoglienza con stanze linde e funzionali e articoli di “conforto” genuini. Tipo il B&B Le Giustizie, gestito mirabilmente da una giovanissima coppia, che con tutti i servizi deputati non fa mancare attenzioni speciali agli ospiti e colazioni deliziose con torte e confetture home made. Se poi un ultimo saluto a questa bella terra volete darlo dall’alto, con i piloti qualificati di In Balloon Exclusive Flights non manca l’opportunità di rimirarlo da una mongolfiera, cullati nel magico silenzio di un volo tra le nuvole.

Nota Bene: molte bottiglie di Barbera sono state stappate per scrivere questo articolo, ma nessuna è stata maltrattata, anzi: tutte sono state degustate con il massimo rispetto per l’eccelsa qualità che hanno mostrato… ed è stato un bel viaggiare!

Dire, fare, mangiare, bere, dormire

Barbera Agliano 

www.barbera-agliano.com

@barberaagliano

 

Agenzia di Formazione Professionale Colline Astigiane di Agliano Terme

www.afp-collineastigiane.com                

@collineastigiane

#afpcollineastigiane

 

Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato

www.viniastimonferrato.it

@barberadastidocg

 

Seafood From Norvay

www.pescenorvegese.it

@seafoodfromnorvay

 

Salumeria Truffa

Via XX Settembre, 1915, Agliano

@SalumeriaTruffa

 

Bar Pasticceria Renzo

Via Principe Amedeo, 15, Agliano

www.renzopasticceria.it

@renzopasticceria

 

La Fontana del Re (Relais Villa Fontana di Agliano Terme)

www.villafontanaaglianoterme.it

@VillaFontanaAglianoTerme

#villafontanaagliano             

 

Torrazzo Nuvoli Conti di Grinzane

Strada Torrazzo, 22, San Damiano d’Asti     

www.torrazzonuvoli.com

@TorrazzoNuvoli

#torrazzonuvoli

 

Sentieri Gastronomici

Corso Vittorio Alfieri, 399, Asti                    

www.sentierigastronomici.com

@sentierigastronomici

#sentierigastronomici

 

Enoteca Regionale del Nizza

Via Crova, 2, Nizza Monferrato                    

www.enotecanizza.it

@enotecanizza

#enotecanizza

 

La Signora in Rosso

Via Crova, 2, Nizza Monferrato

www.lasignorainrosso.it      

@lasignorainrossonizza       

#lasignorainrossonizza

 

In Balloon Exclusive Flights

Via Alba, 22, 12060 Barolo CN

www.in-balloon.it

@inBalloonExclusiveFlights

#inballoon

 

B&B Le Giustizie

www.legiustizie.com

Regione Salere 73, Agliano Terme

342 6488545

legiustizie@gmail.com 

 

Visit Langhe Monferrato Roero

www.vlmr.it

@ visitLMR

#langhemonferratoroero

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