vacanze in bicicletta
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A ruota libera

a cura di Giulia Macrì
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Testo di Giulia Macrì 

Vacanze in bicicletta tra vigne, noccioleti e borghi… il meglio di Langhe, Monferrato e Roero, in 15 percorsi consigliati: con tracce, grado di difficoltà e una guida alle soste naturalistiche, culturali e soprattutto enogastronomiche. Tra cantine, osterie e cascine bike-friendly, un paradiso per ghiottoni erranti su due ruote, in una cornice paesaggistica unica, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco

Come arrivare, dove andare, cosa fare

Autunno alle porte… la stagione ideale per sgambate e gite in bici, e magari per una mini vacanza, alla scoperta di Langhe, Monferrato e Roero, un territorio ricco di itinerari cicloturistici ben organizzati e di innumerevoli attrattive paesaggistiche e storico-artistiche, non per niente dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco (www.paesaggivitivinicoliunesco.it), ma anche di eccellenze vinicole – siamo in terra di Nebbiolo, Barolo, Barbaresco, Barbera, Alta Langa…- di pregiati tartufi, di nocciole e di una delle cucine più prelibate d’Italia. Per arrivare si può optare per la formula treno+bici (la più amata dai cicloviaggiatori), macchina+bici propria (l’unica soluzione possibile per i ciclisti irriducibili che non lascerebbero mai la propria!), o un comodo affitto in loco di mtb o e-bike per le escursioni più “wild” o… per scollinare con un “aiutino”. Ogni percorso indicato è provvisto del servizio di noleggio, basta informarsi presso l’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero, o consultarne il sito (www.visitlmr.it). Qui potrete anche scegliere la migliore soluzione di soggiorno, in caso intendiate fermarvi. Per un’esperienza “immersiva” nei territori del vino, la cosa migliore è pernottare in una delle tante strutture organizzate anche per l’enoturismo, come ad esempio la Cascina Alberta, a Treiso, nel cuore della Langa del Barbaresco: un’azienda “integrata”, con cantina (sei tipologie di vini), 7 suites con vista a perdita d’occhio sui migliori cru di Treiso, ristorante con produzioni proprie, tutto improntato alla sostenibilità. Oppure l’esclusivo Dai Grésy, un agriturismo luxury nelle tenute Cisi Asinari dei marchesi omonimi, dove sorgono le cantine storiche di famiglia, che producono i più grandi vini piemontesi

città bike friendly
Nizza Monferrato, cittadina bike-friendly

Gli hotel bike-friendly, comunque, sono numerosi in campagna, ma anche nei borghi o nelle cittadine: Nizza Monferrato, ad esempio, è ampiamente dotata in tutta la città di accoglienti rastrelliere per ciclisti in cerca di una sosta, per visitare il suo delizioso centro con botteghe storiche, o il bel giardino di Palazzo Crova, dove hanno sede l’Enoteca Regionale di Nizza Monferrato, il Palazzo del Gusto e la collezione di opere d’arte di Davide Lajolo. Va da sé che, per accompagnare le degustazioni, delle corroboranti pause culinarie nelle osterie, tradizionali o gourmet, siano d’obbligo, anche perché questa zona del Piemonte in particolare, tra prodotti tipici e gastronomia, è un autentico paradiso per buongustai. E molti ciclisti lo sono…!

Il meglio di Langhe Monferrato e Roero in 15 percorsi a pedali

C’è n’è davvero per cicloturisti di tutti i gusti, nel carnet di itinerari tematici formulati per gli appassionati di questa particolare formula di “viaggio attivo” dall’Ente del Turismo Langhe Monferrato e Roero (www.visitlmr.it/it/esperienze/natura-e-benessere/movimento-tour-bici). Qui di seguito ne trovate ben 15, ragionati e proposti per grado di difficoltà, attrattive e, naturalmente, specialità d’eccellenza, per pedalare tra vigneti di nebbiolo e noccioleti IGP; borghi, rocche, castelli e cantine; ma anche per misurarsi con tracciati più impegnativi, come le salite dei campioni fino alla vetta delle Langhe, o per scollinare tra i dolci paesaggi dell’astigiano. Che si tratti di un’escursione in giornata, di un bel week end o di una mini-vacanza in bici, la scelta di un percorso o la combo di più itinerari (dove, oltre ai luoghi da visitare, non mancano punti di ristoro e strutture bike-friendly) regalano un’esperienza davvero impareggiabile, oltre a un bel pieno di benessere e alla sensazione meravigliosa di respirare in completa armonia con la natura. 

LANGHE

1 – Sua maestá la nocciola tonda gentile

Per ciclisti allenati, un percorso su e giù per le colline dell’Alta Langa, tra pascoli e noccioleti. L’itinerario di circa 35 km è ad anello, infatti parte e arriva a Cortemilia (capitale della Nocciola Piemonte I.G.P. ritenuta dagli esperti la “più buona del mondo”), attraversando i borghi di Levice, Bergolo (“il paese di pietra”) e Prunetto, con un bel castello medioevale del XIII secolo (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/sua-maesta-la-nocciola-tonda-gentile ).

2 – La via lattea

Itinerario ad anello di circa 35 km, sempre tra le alte colline dell’Alta Langa. Partenza e arrivo al borgo turrito di Murazzano (noto anche per la sua DOP del latte di Pecora delle Langhe). Lungo la strada, Bossolasco, il “paese delle rose” e San Benedetto Belbo, paese caro allo scrittore albese Beppe Fenoglio (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/la-lattea).

3 – L’importanza di chiamarsi docg

Circa 70 km di percorso, con partenza e arrivo a Neive (bandiera arancione del Touring Club, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia), attraversando Treiso (dove si possono prenotare aperitivi in vigna e spettacolari cene con tavolate di 50 metri o più tra i filari, la cosiddetta “Taulaluuunga”, per esempio presso la cantina Destefanis) e le colline del Barbaresco, regno del vitigno nebbiolo e la Bassa Langa: Santo Stefano Belbo, Camo (con un “Museo a cielo aperto”), Castiglione Tinella (installazione artistica “Versi in vigna”) e Coazzolo. Qui, oltre alla nota Panchina Gigante, è consigliata una visita alla poetica “Vigna dei Pastelli”, dove, se siete fortunati, potreste imbattervi in una cassetta con qualche bottiglia “sospesa” di Moscato d’Asti DOCG, che il vignaiolo Piercarlo Anfosso lascia in omaggio ai suoi visitatori per una degustazione self-service; se poi incontrate lui e vi fate preparare una merenda con i suoi formaggi, le frittelle di erbe e la salsiccia di Bra avete fatto Bingo! Ai filari si accede da un sentiero che parte dall’originale Chiesetta decorata dall’artista contemporaneo inglese David Tremlett (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/limportanza-di-chiamarsi-docg).

4 – Le colline del conte di Cavour

Itinerario ad anello di circa 36 km tra la Langa del vino e l’Alta Langa, con partenza e arrivo a Grinzane Cavour, dove sorge il castello di Camillo Benso Conte di Cavour. Nel parco del castello c’è il bel Museo in Vigna, a cielo aperto, strutturato in un interessante percorso didattico sull’uva nebbiolo per produrre poi il Barolo. Segue la tappa a Monforte, tra i “Borghi più belli d’Italia” per poi salire fino a Bossolasco, in Alta Langa. (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/le-colline-del-conte-di-cavour).

5 – Tra i castelli del Barolo

Itinerario per cicloamatori ben allenati nel cuore della Bassa Langa, l’area vocata alla produzione del Barolo: quasi 70 km, partendo e arrivando a La Morra, tra sali-scendi, passaggi panoramici sui vigneti, e toccando altri due borghi iconici delle Langhe: Barolo e Monforte d’Alba (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/tra-i-castelli-del-barolo).

6 – Le salite dei campioni

Un tracciato di 114 km ispirato alle leggende del ciclismo, per la gioia dei più allenati. Si parte da Bossolasco, per raggiungere Murazzano, dove s’incontra la prima grande salita dedicata a Jacques Anquetil (318 m di dislivello al 5% di pendenza media per 6,3 km). Il tragitto si inoltra tra i pascoli fino a Mombarcaro, la “vetta delle Langhe”, dopo aver affrontato la salita Fausto Coppi (pendenza media 7,2%, dislivello di 261 m e 3 km circa di lunghezza). Una tratto in discesa che passa per Niella Belbo, Feisoglio, Cravanzana e Bosia dà tregua, poi l’itinerario torna impegnativo con la salita intitolata a Marco Pantani (361 m di dislivello, 5,1% di pendenza media e 7 km circa di lunghezza) che porterà a Lequio Berria. Bisogna tener duro, perché, tra Sinio e Albaretto della Torre la sfida raggiunge il massimo con la salita Gino Bartali (326 m di dislivello, 10% di pendenza media per 3 km di lunghezza).  Sulla strada del rientro, a Bossolasco, sarà necessario affrontare la salita Louison Bobet (dislivello 310 m, 2% di pendenza media per 6 km di lunghezza (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/le-salite-dei-campioni).

7 – La via delle case di pietra

Altro itinerario ad anello e ad alto grado di difficoltà: 105 km nei paesi dell’Alta Langa, con la caratteristica architettura rurale e i tipici “muri a secco” fatti in “pietra di Langa”. Il tracciato inizia a Santo Stefano Belbo, paese natale di Cesare Pavese, nonché rinomato centro di produzione del vino Moscato d’Asti. Ci si dirige poi a Cravanzana, Torre Bormida, Gorzegno e Camerana, territorio della pregiata  “Nocciola Tonda e Gentile di Langa. Uno sguardo alle straordinarie opere di ingegneria rurale dei terrazzamenti sopra Cortemilia, tra una pendenza e l’altra, poi arrivo a Santo Stefano Belbo (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/la-delle-case-di-pietra).

Per ogni percorso, disponibili traccia GPX, altimetria, indicazioni del grado di difficoltà e naturalmente soste consigliate (foto: Can't Forget Italy Archivio Ente Turismo LMR)

ROERO

8 – Pedalando tra le rocche del Roero

Anello di oltre 80 km e di difficoltà medio-alta. Lo sviluppo è lineare, con variazioni altimetriche contenute e ben distribuite, in un saliscendi collinare adeguato a cicloturisti amanti del paesaggio e con un discreto allenamento. Si parte e si termina a Canale, sede dell’Enoteca Regionale del Roero, passando per altri borghi e cantine da visitare: Castellinaldo, Priocca, Magliano Alfieri, Castagnito e Guarene (con le sue tortuose vie) (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/pedalando-tra-le-rocche-del-roero).

9 – Sulle tracce delle “masche”

L’itinerario ad anello, di circa 40 km, inizia e finisce a Bra, patria dell’omonimo formaggio, della salsiccia di Bra e città natale di Slow Food. nonchè notevole punto di interesse per la presenza di importanti evidenze barocche. Si prosegue verso Pocapaglia, nel cuore del Roero, con una visuale mozzafiato delle “Rocche“, aspre colline di sabbia e argilla teatro di leggende della tradizione popolare: è questa, infatti, indicata come terra di “masche” (streghe in dialetto piemontese, oppure spiriti silvestri e maligni). Proprio a Pocapaglia infatti si svolgono le vicende della “masca Micilina” (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/sulle-tracce-delle-masche).

MONFERRATO

10 – Sulle vette dell’alta langa astigiana- cicloturismo

Percorso sulle colline della Langa Astigiana, tra natura incontaminata e borghi ricchi di storia. Percorso ad anello, di circa 30 km, si sviluppa su strade a bassa percorrenza e permette di godere dello splendido panorama sulla valle, attraversando centri pieni di fascino: Mombaldone (punto di arrivo e partenza), Vengore, Roccaverano (il borgo turrito che dà il nome alla celebre robiola piemontese), San Giorgio Scarampi e Serole (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/sulle-vette-dellalta-langa-astigiana).

11 – La ciclolanga

Un bell’itinerario di 70 km a forma di 8 che tocca ben otto Comuni della Langa Astigiana, immergendosi in paesaggi incantevoli, vigneti, boschi, borghi arroccati, torri e tanta storia: Mombaldone, Loazzolo (paese dell’omonima DOC, la più piccola d’Italia), Cessole, Vesime e Monastero Bormida, dall’antico ponte di pietra sul fiume. Punto di partenza e arrivo: Castel Boglione (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/la-ciclolanga).

12 – La strada del romanico

Percorso ad anello di circa 70 km nell’alto astigiano, ammirando i gioielli architettonici del romanico (tra i più significativi, quelli di Montechiaro d’Asti e a Cortazzone). Pievi, chiesette e strade a bassa percorrenza per un tour tra storia e cultura. Punto di arrivo e partenza è Cocconato, uno dei “borghi più Belli d’Italia”, conosciuto come la “Riviera del Monferrato” per il suo microclima e per il suo “balcone” panoramico naturale (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/la-strada-del-romanico).

13 – Scollinando nel Monferrato astigiano

Itinerario ad anello (circa 50 km) tra le colline del Monferrato, ammirando paesaggi che l’UNESCO ha dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Punto di arrivo e partenza è Canelli, la città delle Cattedrali Sotterranee e della nuova DOCG Moscato Canelli. L’itinerario tocca anche Agliano Terme (d’obbligo la sosta in paese per degustare le specialità gastronomiche locali) e Costigliole d’Asti (consigliata la visita al Castello e una visita in una delle tante cantine), centri di eccellenza della produzione del vino Barbera d’Asti (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/scollinando-nel-monferrato-astigiano ).

14 – Le colline del mare

Itinerario ad anello di bassa difficoltà (53 km circa) alla scoperta di un territorio ricco di memorie, cultura, gusto, sentieri e paesaggi, tanto da chiamarlo “Le Colline del Mare”. Infatti, dove una volta c’era il mare, ora c’è una distesa verde di colline che celano una ricca storia geologica. Punto di partenza e arrivo è Nizza Monferrato, patria del vino Barbera (con una DOCG a suo nome) del cardo gobbo (o Storto), tipicità locale che si è guadagnata un presidio Slow Food perfetta da consumare in Bagna Cauda, altra specialità di questa zona. A Nizza Monferrato, come già suggerito a inizio articolo, prevedere una bella sosta è vivamente consigliato (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/le-colline-del-mare ).

15 – Pedalando a nord di Asti

Di facile e breve percorrenza, questo percorso di 21 km è pensato per unire la città di Asti, ricca di arte e cultura, con le sue immediate vicinanze, coniugando così la passione per le due ruote al piacere di immergersi nella storia di palazzi, chiese e resti romanici (Info, traccia GPX e altimetria: https://www.visitlmr.it/it/itinerari/cicloturismo/pedalando-nord-di-asti ).

Guida all'eccellenza

Viticoltura, tipicità agroalimentari, gastronomia, patrimonio paesaggistico: dai vini più famosi e prestigiosi d’Italia, al tartufo, passando per formaggi squisiti, tajarin, ravioli al plin e agnolotti al vino, salsicce di Bra e grissini stirati, creme di nocciole, torroni e bonet, questo è praticamente un paradiso per ghiottoni erranti in bicicletta! Le specialità per cui è famoso il territorio sono così tante che farne un elenco completo ci porterebbe… fuori strada. Sarà più utile invece suggerire qualche indirizzo dove eventualmente mangiare, bere e dormire…tra una pedalata e l’altra! Di seguito, i contatti.

Treiso e Canale

Dove mangiare

– La Ciau del Tornavento*, Treiso (www.laciaudeltornavento.it), ristorante stellato

 -Trattoria Risorgimento, Treiso (www.risorgimento.yolasite.com ) osteria tradizionale

– Osteria dell’Unione, Treiso (www.osteriadellunione.it ), osteria tradizionale

Dove dormire

– Cascina Alberta (www.calberta.it ), cantina con ospitalita’

– Villa Incanto (www.villaincanto.it), camere di charme

– Ca Tupin (www.ca-tupin.it), B&B

– Ada Nada ( www.adanada.it), cantina con ospitalità

– Dai Grésy (www.daigresy.com), agriturismo di lusso

Le cantine

– Ada Nada (www.adanada.it)

– Grasso Fratelli (www.grassofratelli.com)

– Orlando Abrigo (www.orlandoabrigo.it )

– Pelissero (www.pelissero.com)

– Rizzi (www.cantinarizzi.it )

– Lodali (www.lodali.it )

– Destefanis, Canale (www.cantinadestefanis.com), aperitivi in vigna, “Taulaluuuuunga”

Barbaresco

Dove mangiare

– Campamac (www.campamac.com), osteria gourmet

– Antica Torre (www.anticatorrebarbaresco.com), ristorante tradizionale

– Antinè (www.antine.it), cucina contemporanea

– Koki Wine Bar (www.koki-wine-bar.business.site), wine bar

– Rabajà (www.rabayaristorante.it ), locanda con camere

Dove dormire

– Casa Boffa (www.boffacarlo.it), cantina con camere

– Agriturismo Rio Sordo (www.agriturismoriosordo.it), agriturismo

– Giuseppe Cortese (www.cortesegiuseppe.it ), B&B

Le cantine

– Gaja (www.gaja.com e www.gajadistribuzione.it )

– Produttori del Barbaresco (www.produttoridelbarbaresco.com)

– Giuseppe Cortese (www.cortesegiuseppe.it)

– Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy (www.marchesidigresy.com )

– Rabajà di Bruno Rocca (www.brunorocca.it ) 

Coazzolo

Dove mangiare

– Osteria dell’asilo (www.osteridelasilo.altervista.org ), cucina contemporanea e tradizionale

– Agriturismo Da Linet (www.cadlinet.it), cucina tradizionale

Dove dormire

– Agriturismo Da Linet (www.cadlinet.it), agriturismo

Cantina Azienda vitivinicola

– Piercarlo Anfosso (IG: @lavignadeipastelli), La Vigna dei Pastelli

 

Grinzane Cavour

Dove mangiare

– La Salinera (FB: La Salinera), osteria tradizionale

Dove dormire

– Casa Pavesi (www.hotelcasapavesi.it ), hotel 4 stelle

Le cantine

– Grimaldi Bruna (www.grimaldibruna.it )

– Le Ginestre (www.leginestre.com )

 

Nizza Monferrato

Dove mangiare

– Osteria Vineria La Signora in Rosso (www.lasignorainrosso.it), osteria vineria tradizionale

– Ristorantino Tantì (www.tanti.it ), specializzato in farinata

Dove dormire

– La Canonica Resort (www.lacanonicaresort.com), dimora di lusso 

Le cantine

– Bersano (www.bersano.it)

– Cascina La Barbatella (www.labarbatella.com )

– La Gironda (www.lagironda.com)

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